Giovanni Carretta: curare l’emicrania cronica con cannabis
Giovanni soffre di mal di testa cronici da quando ha otto anni. Finalmente nel 2019 ottiene una ricetta e comincia a curare l’emicrania cronica con cannabis.
Mi chiamo Giovanni Alberto, ho vent’anni e ho frequentato il liceo delle Scienze umane, indirizzo economico sociale e scienze dell’alimentazione. Soffro di emicrania cronica da quando ho otto anni.
Soffrire di emicrania cronica significa avere un dolore acuto e costante, senza però riuscire ad identificarlo, senza sapere come alleviarlo né come abbatterlo. Significa isolarsi dal mondo, in assenza di luce e di rumori per ridurre il dolore il massimo possibile. Ricordo che fin da quando ero bambino, il dolore dell’emicrania ha sempre avuto lo stesso aspetto, suono e sapore, identico, da dieci anni a questa parte.
Soffrivo di 2-3 crisi al mese e ognuna di queste durava sino a 5 giorni ciascuna. Una volta ebbi una crisi che durò continuativamente 20 giorni.
Curare emicrania cronica: farmaci tradizionali
Nel corso degli anni ho provato a curare questa malattia con dei medicinali base, convenzionali, passando in seguito a medicinali più forti (Triptani ecc.); non trovando mai, però, una soluzione stabile ed efficace.
All’inizio per combattere l’emicrania usavo analgesici e antinfiammatori come aspirina e Tachipirina, poi, Triptani di cui ricordo solo l’Imigran e l’Almogran con effetti collaterali quali sonnolenza e perenne stanchezza.
Prendevo una dose di Triptani ogni qual volta mi fosse venuto il mal di testa.
Prima di cominciare a curare l’emicrania cronica con cannabis terapeutica, ho provato un breve periodo di medicina omeopatica, anch’essa rivelatasi fallimentare.
Curare emicrania cronica: la cannabis terapeutica
Infine insieme a mia madre abbiamo deciso di curare il mio mal di testa con la cannabis, all’inizio con quella light (senza risultati) e poi con quella normale che ha avuto fin da subito un’efficacia sbalorditiva, sia perché alleviava l’emicrania, sia perché ottenevo da essa un piacere che rappacificava i miei sensi.
La prima volta che ho usato la cannabis con l’emicrania mi è sembrato tutto più naturale, sapevo di non star ingerendo uno di quei veleni che mi somministravano e che non mi facevano stare bene.
Paradossalmente mi sentivo più calmo e sicuro.
Ha avuto fin da subito un effetto immediato, cosa che non avevo ancora provato, in precedenza, con gli altri medicinali. Restava il fatto che mal di testa o no stessi facendo una cosa illegale e all’inizio reperire la cannabis era alquanto difficile data la scarsità di pusher con cannabis di qualità.
Volevo evitare quella di piazza che aveva ben poco di benefico.
Trovato un contatto affidabile andavo a rifornirmi ogni volta che mi veniva mal di testa, il che richiedeva un notevole sforzo per me, ma non potevo fare altrimenti.
All’inizio quindi non è stato facile rifornirmi di cannabis seguendo la legge
Finalmente la prescrizione di cannabis
Siamo andati avanti così fino al 2019 quando, grazie a Stefano Balbo siamo venuti a conoscenza del Dottor Roberto Pittini e da li in poi non abbiamo avuto più nessun problema: siamo riusciti ad ottenere una ricetta medica valida per ricevere cannabis di qualità senza nessun costo, totalmente sovvenzionata dalla provincia.
Le mie dosi attuali sono di cannabis di tipo Sativa da 0,8 grammi al giorno per un mese, da inalare anche più volte nel corso della giornata con un vaporizzatore. Il dottore mi ha consigliato di assumere cannabis preventivamente e non come facevo in passato quando il consumo avveniva con il palesarsi dei dolori.
Al momento ho una prescrizione per 18 grammi di Bedrocan e 6 grammi di Bediol.
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